GIARDINI DIVINI 2021
Corso Aurelio Saffi 15 Faenza (RA)
12° edizione Giardini a Natale 2021/2022
“GIARDINI DIVINI: IL NATALE SI RACCONTA”
Titolo: Il “sanguinoso mucchio” – il Natale nell’Inferno delle “branche verdi”
Progettista: Domenico Vittori
Realizzazione: Vittori Vivai – via Emilia per Forlì, 1420 – Forlimpopoli (FC)
Opera rappresentata: La battaglia di Calendimaggio, affresco di Giuseppe Marchetti (1721-1801)
Il giardino: Poncirus trifoliata (sin. Citrus triptera) – originario di Cina e Corea, è un agrume molto resistente ed adatto al nostro clima; pianta ideale per la creazione di siepi difensive antintrusione, è anche una bellissima e profumatissima pianta ornamentale.
Raccontiamo un poco di questa storia:
Dante, nel suo cammino infernale, incontra tra i consiglieri fraudolenti della VIII Bolgia dell’VIII Cerchio Guido da Montefeltro.
È lo stesso condottiero a rivolgersi a Virgilio, pregandolo di dirgli quale sia al momento la condizione politica della sua amata terra, la Romagna.
Se tu pur mo in questo mondo cieco / caduto se’ di questa dolce terra / latina ond’io mia colpa tutta reco, / dimmi se i Romagnuoli han pace o guerra;
(Inferno, Canto XXVII, vv. 25-28).
Dichiarandosi però Guido italiano, Virgilio lascia che sia Dante a spiegare all’anima nascosta dentro una fiamma, che le varie città romagnole sono dominate da altrettanti diversi Signori sempre in odio tra loro, ma che nessuna è attualmente in guerra.
«O anima che se’ là giù nascosta. / Romagna tua non è, e non fu mai, / sanza guerra ne’ cuor de’ suoi tiranni; / ma ‘n palese nessuna or vi lasciai.
(Inferno, Canto XXVII, vv. 36-38).
Il Sommo Poeta, ignaro di star parlando col Montefeltro, continua descrivendo dettagliatamente la situazione politica locale, e cita guarda caso una famigerata impresa compiuta proprio da Guido, e ancora fresca nella memoria dei primi lettori della Commedia.
La terra che fé già la lunga prova / e di Franceschi sanguinoso mucchio, / sotto le branche verdi si ritrova.
(Inferno, Canto XXVII, vv. 43-45).
Il soggetto è la città di Forlì, che rimasta ultima roccaforte dei ghibellini dopo la caduta di Faenza, fu assediata per mesi dai mercenari al soldo di papa Martino IV, ma riuscì ad ottenere una leggendaria vittoria, quando gli imbattibili francesi dell’esercito guelfo furono sconfitti grazie all’abilità strategica, per quanto carente di “fair play”, del condottiero filo-imperiale Guido da Montefeltro.
Nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 1282, con astuzia diabolica e il buon auspicio dell’astrologo Guido Bonatti (già consigliere dell’Imperatore Federico II, e altro ospite dell’Inferno dantesco, Canto XX, v. 118), fingendo la resa della città, il Montefeltro e i suoi uomini colsero alla sprovvista gli avversari, fiaccati dai festeggiamenti seguiti alla ingannevole conquista, e li massacrò dentro le mura cittadine. Si racconta di 8.000 cavalieri francesi e guelfi morti sul campo, a formare l’indimenticato “sanguinoso mucchio” che si vuole sepolto sotto il selciato della grande piazza principale.
Se avete voglia di votare il nostro progetto entro il 1 gennaio potete partecipare al link VOTA GIARDINI DI NATALE
In programma dal 11 dicembre 2021 al 7 gennaio 2022 !! Vi aspettiamo in Corso Aurelio Saffi 15 a Faenza